L’idea nasce da un laboratorio proposto lo scorso anno (2014) al Maker Faire di Roma. Si trattava infatti di dare “vita” ad una scatola per mezzo di un piccolo motore elettrico, una batteria ed un tappo di plastica (quelli classici che chiudono le bottiglie e bottigliette di plastica dell’acqua).
Nella sua estrema semplicità, l’esperienza catturava l’attenzione dei bambini che si avvicinavano allo stand facendo scoprire loro un nuovo modo di riciclare materiali creando nuovi giochi.
Decisi di riproporre alle mie figlie, allora di 6 e 8 anni, lo stesso laboratorio e vi confermo che si sono divertite da matte.
Il materiale
Il materiale di cui si ha bisogno è composto da oggetti da comprare:
- motore elettrico (il cuore del nostro robot);
- del filo elettrico;
- una pila stilo da 1,5 V;
- nastro adesivo;
- case per batteria con interruttore.
Il cui costo costo complessivo si aggira attorno ai 5 euro; e materiale da riciclo:
- barattoli, bicchieri di carta grandi, contenitori in plastica (simili a quelle delle ricotta);
- 1 tappo di bottiglia di plastica
Ed ecco il risultato…decorato dalla mia bimba più grande.
Conclusione
Il tempo per realizzarlo varia un po’, ma in un’oretta circa si riesce a fare il robot e fornire brevi nozioni sull’elettricità…non male…si impara, si mette subito in pratica, si trascorre del tempo con i propri figli ed è divertente…che c’è di meglio!
Ho chiesto e ottenuto di proporre lo stesso laboratorio nella scuola delle mie figlie…vi farò sapere come è andata.